TRENTINO, SCRIGNO DELLA BIODIVERSITÀ AL SALONE DEL GUSTO
Agroalimentare
2014
Media

Il Trentino è presente al "Salone del Gusto" di Torino, fiera sulla gastronomia internazionale organizzata da Slow Food, con un proprio stand istituzionale di 100 metri quadrati in cui è protagonista la biodiversità raccontata attraverso le storie e le produzioni di chi vive con passione il territorio.

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Storie speciali di produttori

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Biodiversità e amore per il territorio

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Integrità ambientale e conservazione delle biodiversità come fattore di sviluppo 

Dal 23 al 27 ottobre al Lingotto di Torino il Trentino è presente al “Salone del Gusto” con un approccio inedito e originale rispetto alle precedenti partecipazioni alla rassegna piemontese. 

Presso lo stand si presentano e raccontano storie di produttori che vivono il territorio con passione, dedicandosi con impegno e dedizione al lavoro di agricoltori o allevatori, partendo da un elemento comune: la terra. 

Puntiamo a mostrare con concretezza che il Trentino crede nella tutela dell'integrità ambientale e nella conservazione delle biodiversità e li considera fattori di sviluppo in grado di migliorare la qualità di vita, sia di chi ci vive stabilmente, sia di chi vuole trascorrerci una vacanza. Un'esperienza da vivere nella cornice unica dove la stessa agricoltura persegue la sostenibilità, a garanzia della qualità dei prodotti e degli ambienti rurali. 

In primo piano la storia di Agitu, una ragazza di origine etiope che ha scelto il Trentino e in particolare la Valle di Gresta come zona in cui vivere e in cui creare un piccolo allevamento biologico di capre di razza pezzata mochena, autoctona, e camosciata delle Alpi, trasformando il loro latte in formaggi caprini bio. 

Giovanni, Annarosa e Irene che in Alta Val di Non coltivano la passione per i cereali e il pane artigianale, e seguono personalmente tutta la filiera di produzione, dal campo dove coltivano frumento, grano saraceno, farro, segale, alla macinazione, alla produzione delle farine e la trasformazione in pane.

Nicola e Stefano, mastri birrai del Primiero e della Val di Fiemme, che hanno recuperato la tradizione locale della produzione di birra artigianale, rigorosamente a base di acqua pura delle valli dolomitiche e luppolo trentino.

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