Un progetto di valorizzazione del patrimonio religioso e culturale
Progetto realizzato con l’Assessorato al Turismo della Provincia autonoma di Trento, l’Associazione Albergatori e Imprese Turistiche della Provincia di Trento e con la collaborazione della Pastorale Sociale Ambiente e Turismo dell’Arcidiocesi di Trento, con l’Opera Romana Pellegrinaggi e con le Apt di ambito.
Turismo religioso proposto come chiave per vivere il territorio e comprenderne storia, identità e cultura.
Progetto sperimentale che coinvolge 4 Apt di ambito selezionate, pronto ad essere esteso a tutto il territorio provinciale
Per valorizzare il patrimonio religioso e culturale presente in Trentino nasce “I Segni del Sacro”, un progetto che realizziamo in sinergia con l’Assessorato al Turismo della Provincia autonoma di Trento, l’Associazione Albergatori e Imprese Turistiche della Provincia di Trento, con la collaborazione della Pastorale Sociale Ambiente e Turismo dell’Arcidiocesi di Trento, con l’Opera Romana Pellegrinaggi e con le Apt di quattro ambiti coinvolti nel tema (Trento, Rovereto, Altopiano di Piné e Valle di Cembra, Val di Non).
In Trentino è presente un patrimonio religioso e culturale di grande valore, che si intreccia con la natura e con l’offerta di vacanza che quindi merita di essere conosciuto, valorizzato e vissuto.
Le radici cristiane costituiscono da sempre un elemento di identità e coesione delle comunità di montagna, e l’espressione di questa forte religiosità si ritrova nei luoghi di culto presenti su tutto il territorio. Nel corso dei secoli le genti trentine hanno costruito una mappa del sacro fatta di strade, percorsi, chiese, santuari, edicole votive e conventi per accogliere i fedeli, mossi dalla volontà di rinnovare ogni volta il legame con Dio.
Oltre agli edifici religiosi di Trento e delle principali località, si propongono itinerari tematici dedicati ad esempio a Chiara Lubich fondatrice del Movimento dei Focolari, ad Antonio Rosmini filosofo e teologo illuminista nato a Rovereto, diversi percorsi spirituali immersi nella natura per visitare eremi, santuari e camminare sulle orme dei pellegrini.
L’iniziativa sperimentale nasce come circoscritta ad alcuni ambiti territoriali selezionati ma è pensata per essere estesa all’intera provincia.